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Grammatica italiana

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Anno accademico 2013/2014

Codice dell'attività didattica
S2524 - 6 cfu
Docente
Francesca Geymonat (Titolare del corso)
Corso di studi
laurea magistrale in Letteratura, Filologia e Linguistica italiana
Anno
1° anno 2° anno
Tipologia
Per la tipologia dell'attività controllare il piano carriera
Crediti/Valenza
6
SSD dell'attività didattica
L-FIL-LET/12 - linguistica italiana
Modalità di erogazione
Tradizionale
Lingua di insegnamento
Italiano
Modalità di frequenza
Facoltativa
Tipologia d'esame
Orale
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Sommario insegnamento

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Obiettivi formativi

 

Il confronto tra latino classico, latino tardo e volgari italo-romanzi in Celso Cittadini, Scipione Maffei, Carlo Cattaneo e Graziadio Isaia Ascoli.

 The relationship between classical Latin, medieval Latin and varieties of early Italian in Celso Cittadini, Scipione Maffei, Carlo Cattaneo and Graziadio Isaia Ascoli.

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Risultati dell'apprendimento attesi

 Conoscenza dei tratti distintivi dell’italiano rispetto al latino, della loro graduale identificazione da parte degli studiosi che se ne sono occupati tra tardo Cinquecento e fine dell’Ottocento, del loro uso per ricostruire la cronologia relativa e la distribuzione geografica di singoli fenomeni.

 Knowledge of the distinctive features of Italian compared to Latin; notions of how and when these features were gradually identified by scholars from the 16th to 19th centuries; familiarity with the chronology and geographic distribution of linguistic changes in the passage from Latin to Romance.

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Programma

 Si descriveranno l’interesse di Celso Cittadini per le antiche testimonianze epigrafiche del volgare; le caratteristiche del latino parlato, in quanto sopravvissute nell’italiano e nei suoi dialetti, secondo Scipione Maffei; il rapporto istituito da Carlo Cattaneo tra le caratteristiche specifiche di alcuni idiomi romanzi (il rumeno, i dialetti italiani) e quelle del latino classico e posteriore; la ricostruzione della storia linguistica europea proposta da Graziadio Isaia Ascoli in base al graduale manifestarsi di tratti linguistici divenuti caratteristici delle lingue neolatine.

 Lectures will describe Celso Cittadini’s work concerning epigraphic evidence of early Italian; the features of oral Latin which passed to Italian and its dialects, according to Scipione Maffei; the relationship suggested by Carlo Cattaneo to exist among some characteristics of Romance languages (Romanian, Italian dialects) and classical or late Latin; Graziadio Isaia Ascoli’s view of European linguistic history based on the gradual appearance of linguistic changes which ended up as being characteristic of the neo-Latin area.

Testi consigliati e bibliografia

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Ad una selezione della bibliografia specifica segnalata durante il corso, andrà aggiunto lo studio di:

 

- V. Väänänen, Introduzione al latino volgare, Bologna, Patron, 20034;

- C. Marazzini, Storia e coscienza della lingua in Italia dall’Umanesimo al Romanticismo, Torino, Rosenberg & Sellier, 1989.

 

 

Ai due titoli elencati i non frequentanti aggiungeranno, a loro scelta, uno dei seguenti:

 

- E. Pistolesi, Il De vulgari eloquentia di Dante nella riflessione linguistica di Celso Cittadini, in «Bullettino senese di storia patria», CV, 1998, pp. 109-309 e V. Grohovaz, Su alcune annotazioni linguistico-grammaticali di Celso Cittadini, in «Aevum», 76, 2002, 709-736;

- Scipione Maffei, Verona illustrata, Verona, Jacopo Vallarsi e Pierantonio Berno, 1732, parte I, libro XI, pp. 310-321 insieme a C. Cipolla, Appunti di Scipione Maffei sulle epigrafi medievali veronesi […], in «Madonna Verona», II/14-15, 1910, pp. 73-123;

- Carlo Cattaneo, Del nesso fra la lingua valaca e l’italiana (1837), in Id., Opere scelte, a cura di D. Castelnuovo Frigessi, Torino, Einaudi, 1972, vol. I, o in Id., Scritti letterari, a c. di P. Treves, Firenze, Le Monnier, 1981, vol. I;

- Graziadio Isaia Ascoli, Lingue e nazioni, in «Il Politecnico», XXI (1864), fasc. XCIII (aprile-giugno), pp. 77-100.

 

To a selection of the specific bibliography mentioned during the course, the following must also be studied:

 

- V. Väänänen, Introduzione al latino volgare, Bologna, Patron, 20034;

- C. Marazzini, Storia e coscienza della lingua in Italia dall’Umanesimo al Romanticismo, Torino, Rosenberg & Sellier, 1989.

 

 

To the books just listed, students not attending lectures must add one of the following:

 

- E. Pistolesi, Il De vulgari eloquentia di Dante nella riflessione linguistica di Celso Cittadini, in «Bullettino senese di storia patria», CV, 1998, pp. 109-309 and V. Grohovaz, Su alcune annotazioni linguistico-grammaticali di Celso Cittadini, in «Aevum», 76, 2002, 709-736;

- Scipione Maffei, Verona illustrata, Verona, Jacopo Vallarsi e Pierantonio Berno, 1732, parte I, libro XI, pp. 310-321 together with C. Cipolla, Appunti di Scipione Maffei sulle epigrafi medievali veronesi […], in «Madonna Verona», II/14-15, 1910, pp. 73-123;

- Carlo Cattaneo, Del nesso fra la lingua valaca e l’italiana (1837), in Id., Opere scelte, a cura di D. Castelnuovo Frigessi, Torino, Einaudi, 1972, vol. I, o in Id., Scritti letterari, a c. di P. Treves, Firenze, Le Monnier, 1981, vol. I;

- Graziadio Isaia Ascoli, Lingue e nazioni, in «Il Politecnico», XXI (1864), fasc. XCIII (aprile-giugno), pp. 77-100.



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Note

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Ultimo aggiornamento: 21/04/2016 10:38
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